Siamo in
guerra e ci si accorge dopo due mesi !!!!
Una mattina
mi sono svegliato e mi sono accorto di essere in guerra!
In buona
sostanza questo è il significato di Post che si leggono, da qualche giorno a
questa parte, sui Social.
Ma lor
signori, dov’erano sino a ieri. Alle
Maldive ad abbronzarsi, in Patagonia a vedere le Pampas o tra le braccia di
Morfeo ?
Siamo in
guerra dal 22 febbraio con i primi “pacchetti” di Sanzioni nei confronti della
Russia. Una guerra economica dei Paesi occidentali e non solo dell’Italia.
Una guerra
senza truppe sul territorio conteso che non provoca lacrime tra le mamme
italiane ma che incide notevolmente sulla nostra economia.
Non è la
fornitura di quattro mezzi blindati, due razzi e qualche parabellum, contestata
da pacifisti & affini, che ci sta inguaiando.
All’inizio
delle ostilità, grande “comprensione” per il povero popolo Ucraino offeso nelle
sue prerogative di libertà, e solidarietà con chi disperatamente cerca di
difenderlo.
Peraltro le
dichiarazioni di Putin: "Le
circostanze richiedono un'azione decisa e immediata. Le Repubbliche Popolari
del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto. A questo
proposito, ai sensi dell'articolo 51, parte 7 della Carta delle Nazioni Unite,
con l'approvazione del Consiglio della Federazione e in virtù dei trattati di
amicizia ratificati dall'Assemblea Federale e di mutua assistenza con la DNR e
LNR, ho deciso di condurre un'operazione militare speciale",
Difficile,
pertanto, contestare il fatto che il termine “operazioni speciali” era un modo
per evitare l’aggettivo “Guerra”.
Altrettanto
difficile sostenere che, come affermava Putin, l’aiuto era limitato al sostegno
delle Repubbliche popolari del Donbass. La Capitale dell’Ucraina Kiev viene
mantenuta sotto assedio per oltre 16 giorni poi le truppe Russe si ritirano ripiegando
su Mariupol e Odessa.
In ultima
analisi la guerra lampo teorizzata da
Guderian all’inizio della seconda guerra mondiale, per le armate russe si era
dimostrata inefficiente e inefficace.
Non cade l’Ucraina,
non scalza Zelensky dalla poltrona di Presidente e Putin ricorre a nuove
minacce, dapprima alludendo alla “paura atomica”, successivamente, consigliato
probabilmente dal suo Staff, ripiegando sull’uso di armi speciali sconosciute agli occidentali.
Sui Social,
allora, ebbero inizio e tentennamenti
filosofici, i se e i ma, alla ricerca se era nato prima l’uovo o la gallina.
Nel
frattempo inizia la crisi energetica con il rincaro di tutti i prodotti a essa
legati: gas, idrocarburi, elettricità, seguita da quello dei beni di consumo.
Una prima
fase di “economia di guerra”. Ma nessuno se n’era accorto.
Siamo colpiti
tutti: Paesi occidentali, ricchi e maldisposti a sostenere limitazioni economiche;
Paesi Neutri o del Terzo Mondo, poveri e già nella “miseria” e della fame.
Ma di questi
ultimi non si parla: non fanno audience.
Tutto da
mettere in dubbio: giornalisti e inviati in loco, unilaterali e asserviti al
Potere mediatico occidentale, ovviamente guerrafondai.
Poi l’inizio
del rosario di citazioni, fuori luogo, di articoli della Costituzione e di
presunte Leggi infrante dal nostro Governo. Sintomo di leggerezza nel citarle e
ignoranza nell’interpretarle.
Ora basta. L’hanno
capito:
Una mattina
mi son svegliato e… mi son trovato in guerra !!
Gallicus
30 aprile 2022