sabato 30 aprile 2022

Siamo in guerra

Siamo in guerra e ci si accorge dopo due mesi !!!!


Una mattina mi sono svegliato e mi sono accorto di essere in guerra!

In buona sostanza questo è il significato di Post che si leggono, da qualche giorno a questa parte, sui Social.

Ma lor signori, dov’erano sino a ieri.  Alle Maldive ad abbronzarsi, in Patagonia a vedere le Pampas o tra le braccia di Morfeo ?

Siamo in guerra dal 22 febbraio con i primi “pacchetti” di Sanzioni nei confronti della Russia. Una guerra economica dei Paesi occidentali e non solo dell’Italia.

Una guerra senza truppe sul territorio conteso che non provoca lacrime tra le mamme italiane ma che incide notevolmente sulla nostra economia.

Non è la fornitura di quattro mezzi blindati, due razzi e qualche parabellum, contestata da pacifisti & affini, che ci sta inguaiando.

All’inizio delle ostilità, grande “comprensione” per il povero popolo Ucraino offeso nelle sue prerogative di libertà, e solidarietà con chi disperatamente cerca di difenderlo.

Peraltro le dichiarazioni di Putin: "Le circostanze richiedono un'azione decisa e immediata. Le Repubbliche Popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto. A questo proposito, ai sensi dell'articolo 51, parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l'approvazione del Consiglio della Federazione e in virtù dei trattati di amicizia ratificati dall'Assemblea Federale e di mutua assistenza con la DNR e LNR, ho deciso di condurre un'operazione militare speciale",

Difficile, pertanto, contestare il fatto che il termine “operazioni speciali” era un modo per evitare l’aggettivo “Guerra”.

Altrettanto difficile sostenere che, come affermava Putin, l’aiuto era limitato al sostegno delle Repubbliche popolari del Donbass. La Capitale dell’Ucraina Kiev viene mantenuta sotto assedio per oltre 16 giorni poi le truppe Russe si ritirano ripiegando su Mariupol e Odessa.

In ultima analisi  la guerra lampo teorizzata da Guderian all’inizio della seconda guerra mondiale, per le armate russe si era dimostrata inefficiente e inefficace.

Non cade l’Ucraina, non scalza Zelensky dalla poltrona di Presidente e Putin ricorre a nuove minacce, dapprima alludendo alla “paura atomica”, successivamente, consigliato probabilmente dal suo Staff, ripiegando sull’uso di armi  speciali sconosciute agli occidentali.

Sui Social, allora,  ebbero inizio e tentennamenti filosofici, i se e i ma, alla ricerca se era nato prima l’uovo o la gallina.

Nel frattempo inizia la crisi energetica con il rincaro di tutti i prodotti a essa legati: gas, idrocarburi, elettricità, seguita da quello dei beni di consumo.

Una prima fase di “economia di guerra”. Ma nessuno se n’era accorto.

Siamo colpiti tutti: Paesi occidentali, ricchi e maldisposti a sostenere limitazioni economiche; Paesi Neutri o del Terzo Mondo, poveri e già nella “miseria” e della fame.

Ma di questi ultimi non si parla: non fanno audience.

Tutto da mettere in dubbio: giornalisti e inviati in loco, unilaterali e asserviti al Potere mediatico occidentale, ovviamente guerrafondai.

Poi l’inizio del rosario di citazioni, fuori luogo, di articoli della Costituzione e di presunte Leggi infrante dal nostro Governo. Sintomo di leggerezza nel citarle e ignoranza nell’interpretarle.

Ora basta. L’hanno capito:

Una mattina mi son svegliato e… mi son trovato in guerra !!

Gallicus

30 aprile 2022


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